Storia di Venezia
Pagina pubblicata 12 Gennaio 2017
Cristoforo Tentori, Raccolta Cronologico Ragionata
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Storia della caduta di Venezia, Alcuni mulini galleggianti sull'Adige (immagine per cortesia di http://www.prolocobassoveronese.it In chiusura dell'adunanza del 27 Aprile 1797 viene letta in Senato la relazione di Zaccaria Vallaresso, Commissario Pagador, sullo stato delle sussistenze presenti nell'Estuario. Prima di enumerare le risorse alimentari disponibili, Vallaresso rassegna "lo stato di esecuzione dell'esperimento comandato dal Decreto 21 del mese stesso de' due Molini ad uomini, ed a cavalli." (da pagina 295). Il prototipo a cavalli sarà compiuto per il 29 Aprile e quello a uomini poco dopo, entrambi collocati all'Arsenale, in collaborazione con i Magistrati di questo e con quello alle Biave. Quando le due macchine saranno operative, Vallaresso relazionerà sui costi d'impianto e sulle possibili collocazioni di altri esemplari. Ha interessato il Provveditore sopra Monasterj perché si possa creare il maggior numero possibile di questi mulini all'interno dei Conventi di Regolari. "(1)" È sorprendente cosa, che sempre venissero suggerite al Senato operazioni di lunga esecuzione, e di non mediocre dispendio in confronto delle più sollecite, e meno dispendiose. ... . È cosa arcinota, continua l'Abate, che per molti secoli l'estuario pullulò di mulini su barche, simili a quelli fluviali e mossi dalla corrente dei canali. Queste macchine furono dismesse quando divenne più facile disporre di macine fluviali "nella conquistata Terraferma". Nelle difficoltà dei tempi presenti sarebbe stato molto agevole spostare in Laguna una cinquantina dei mulini su barche operativi sui fiumi Po e Adige per collocarli nei molti canali dove la corrente di marea è più forte, come era uso nei tempi antichi. ... Una sì facile, e poco, o niente dispendiosa operazione non fu progettata, né suggerita al Senato. che i Corifei della Rivoluzione amavano d'involger in difficili, e lunghe operazioni. Povero Abate, dovette fare veramente salti mortali dell'intelletto, per poi discolpare nei Corollari il M.C. e il Senato da ogni responsabilità attiva nella caduta di Venezia... . Inizia quindi l'inventario delle Sussistenze disponibili in Laguna; dai fogli del Magistrato alle Biade, aggiornati al 21 Aprile 1797, risultano:
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Il Commissario Pagador conclude la sua relazione con un nuovo invito alla stretta regolamentazione di ogni esportazione dei generi di sussistenza. -- :: -- Questi dati sono una ulteriore conferma di quanto affermato da Tentori già nelle prime pagine di questa sua opera, ovvero che Venezia non era affatto la Repubblica impoverita dalla scoperta dell'America e dalle nuove rotte africane di Magellano come si è voluto far credere. -- \\ :: // -- Mentre Zaccaria Vallaresso leggeva la sua relazione al Senato, in quello stesso 27 Aprile 1797 i Francesi "rivoluzionarono" Vicenza con il proclama del Generale di Brigata Giuseppe La-Hoz, riportato alle pagine 298 - 299. Nel proclama si fa esplicito riferimento a Venezia come nemica dei Francesi e si invita la popolazione a non obbedire ad alcuna Autorità della Serenissima, a consegnare tutte le armi e a denunciare coloro che hanno servito il Governo Veneto, o che in qualsiasi modo di oppongano alle disposizioni francesi. Il tono del Proclama è decisamente bellico. Potremmo già in sé considerarlo una dichiarazione di guerra, se La Hoz avesse avuto l'autorità per presentarla. Il suo tono però non lascia dubbi sul fatto che egli consideri la Repubblica di Venezia nazione nemica della Francia. Amici, voi foste ingannati crudelmente. Il Governo Veneto, e i perfidi suoi Agenti vi hanno fatto prender l'Armi. ... per assoldarvi contro la Repubblica Francese, amica de' Popoli, e che fa la guerra per la sola sua Libertà. ... essi dirigevano la Forza armata, da loro organizzata a danni dell'Armata Francese ... stromento della loro perfidia ormai smascherata ... Voi non dovete più obbedire in alcuna benchè minima maniera, o sotto qual si voglia pretesto agli Agenti, Commessi, Dipendenti, o Militari della Repubblica Veneta, che si è abbastanza dimostrata nemica de' Francesi: gli ordini di quel Senato non potendo esser che contrarj alla sicurezza dell Armata Francese. ... In seguito a questo proclama fu costituita la Municipalità Vicentina composta di 32 membri ed eretto l'albero della libertà. Il giorno seguente 28 Aprile 1797 La Hoz promulgava un decreto simile anche per Padova. Si operò dunque senza remora la rivoluzione, e la nuova Municipalità Padovana incominciò la serie di quegli infami Proclami, che saranno d'eterno obbrobrio a' Membri, che la formarono. In pronta risposta a questi eventi, i Savj emisero due Damò il 28 Aprile 1797, che furono ratificati dal Senato il 29. Il primo Damò incarica il Magistrato alle Biave di bloccare nel porto alcuni bastimenti carichi di biscotto destinato al Levante. Il secondo Damò è indirizzato al Provveditore alle Lagune, e Lidi. Due provvedimenti in sommo grado inutili, dato che le scorte di biscotto erano abbondantissime, e che nessuna novità si introduceva alle norme sui forestieri. Il giorno 28 Aprile erano giunti a Gradisca i deputati Francesco Donà e Lunardo Zustinian, "dopo lunghi, ed infruttuosi colloquj col General Bonaparte". Da Gradisca spediscono il resoconto del loro operato, che Tentori riporta assieme ad altri documenti correlati dalla pagina 301 alla 315. Tratteremo questo voluminoso carteggio nella prossima pubblicazione. NoteNota 1 - Secondo le tabelle di conversione in Sistema Metrico Decimale delle antiche misure veneziane, stabilite ufficialmente nel 1877, lo staio, o "staro" veneziano, misura di capacità per aridi, valeva litri 83,3172. Nota 2 - Non mi è dato sapere al momento se il pan biscotto fosse misurato in libbre grosse o sottili. Nel primo caso (più probabile) le scorte ammontano a quintali 19.079,96, nel secondo a quintali 12.049,20. Nota 3 - Dal lavoro di Cesare Vivante, "La Memoria dei Padri", sappiamo che un miaro d'olio equivaleva a 40 miri e che ciascun miro vale litri 15,789. Vai a pagg. 282 - 294 | In questa pubblicazione, Vol. II pagg. 294 - 301 | Vai a pagg. 301 - 315 || Approfondimento della figura di Landrieux || Indice degli Argomenti di questa pubblicazione ||
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